31 ottobre 2008

L'iPhone scende a 99 dollari?


Sono voci messe ad arte per saggiare gli umori del pubblico o progetti precisi per aumentare il numero dei clienti?




T3 - La notizia è di quelle che fanno discutere e, soprattutto, fanno arrabbiare i clienti più fedeli, i fan che hanno fatto ore di fila per essere sicuri di non farsi scappare l'oggetto del desiderio più ambito: l'iPhone. La notizia è che molto probabilmente il loro gioiello nei prossimi mesi verrà venduto a un prezzo molto, ma molto più basso .

Si parla addirittura di soli 99dollari per la versione 8GB e di199 dollari per quella da 16GB. In valuta europea ieri sera i due iPhone sarebbero costati 77,4 euro la versione 8GB e 156euro quella da 16GB.

È la seconda volta che Steve Jobs ricorre allo sconto degli iPhone. La prima volta c'è stata una sollevazione dei clientiimbufaliti e il capo di Apple è stato costretto a inviare a tutti coloro che avevano pagato il gioiello a prezzo pieno unbuono sconto di 100 dollari da spendere in successivi acquisti.

Questa volta non potrà andare così anche se sono trascorsi solo 3 mesi e 20 giorni dal lancio del prodotto. Ma rimborsare di 100 dollari tutti i 6,5 milioni di clientivorrebbe dire prepararsi a sborsare 650 milioni di dollari, una cifra esorbitante anche per Steve Jobs. Il quale invece gioca tutte le sue carte per scalare la classifica dei produttori.

















In mano ha due assi: un nuovo iPhone in preparazione  con forse 32GB di memoria, batteria estraibilefotocamera più performante e display maggiorato da una parte e unaliquidità superioreaddirittura a quella denunciata da Microsoft dall'altra, per potersi permettere di puntare cifre pazzesche alla roulette delle classifiche mondiali, e magari sunuovi progetti come dei netbook che oggi fanno tendenza (qui sopra a destra e qui sotto due concept attribuiti ai designer di Apple).
Il particolare della ricchezza di cassa racchiusa nei forzieri di Apple lo si è scoperto confrontando i dati trimestrali della due società: Microsoft ha infatti dichiarato liquidità o investimenti a breve termine per 20,7 miliardi di dollari contro i 24,5 miliardi di Apple.












Il dato anche se notevole non è incredibile. Va infatti considerato che se in alcuni settori Microsoft è decisamente in attivo (grazie alle licenze di Windows eOffice) per altri è in negativo e comunque a Redmond investono moltissimo nell’acquisizione di nuovetecnologie e società.

Una disponibilità così ingente di denaro contante è però unsegno tangibile di quanto a Cupertino gli affari vadano bene e indica forse un cambiamento del mercato che comincia a vedere il Mac con rinnovato interesse. E Steve Jobs ne approfitta per cavalcare l'onda. La possibilità di investire in ricerca e innovazione senza ricorrere a prestiti in questo periodo non è affatto un dettaglio e potrebbe essere la carta vincente per innovare per prima i suoi prodotti, distanziando ulteriormente i concorrenti.




*T3#

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